Incastonata nel cuore pulsante di Amman, la capitale della Giordania, la cittadella di Amman emerge come uno dei più affascinanti siti archeologici del Medio Oriente.
Questo antico promontorio, ricco di storia e di cultura, offre una finestra impareggiabile sulle civiltà che hanno calcato questa terra, dagli antichi romani, passando per i bizantini, fino agli umayyadi.
Attraverso l'esplorazione di monumenti emblematici come il Tempio romano di Ercole, il Palazzo degli Umayyadi, la Cisterna Umayyade e la Chiesa bizantina.
La narrativa del sito si dipana rivelando strati di storia che si sovrappongono e dialogano tra loro.
Il presente articolo guiderà il lettore attraverso un viaggio nella Cittadella di Amman, illuminando la sua storia, i monumenti principali e svelando curiosità che animano il sito, contribuendo a comprendere l'importanza della conservazione di questo patrimonio inestimabile.
La Cittadella di Amman si trova nel cuore della città di Amman, sulla collina di Jabal al-Qal'a, e rappresenta un'importante testimonianza della ricca storia e cultura della Giordania.
La Cittadella di Amman, conosciuta in arabo come Jabal al-Qal'a (جبل القلعة), si trova nel centro di Amman, Giordania.
La collina a forma di L è una delle sette "jabal" (montagne) che originariamente formavano Amman.
La Cittadella è un sito storico di notevole importanza, con una lunga storia di occupazione da parte di molte grandi civiltà.
È circondata da mura di fortificazione e ospita numerosi edifici di epoca romana, bizantina e omayyade, tra cui il Tempio di Ercole, una chiesa bizantina e il Palazzo degli Omayyadi.
Situata sulla sommità della collina più alta di Amman, Jebel Al Qala'a, la Cittadella offre anche una splendida vista panoramica sulla città e sui suoi monumenti più prestigiosi, come il Teatro Romano e la Moschea di Re Abdullah
La Cittadella di Amman ha radici che risalgono all'Età del Bronzo Medio, tra il 1650 e il 1550 a.C.
Gli scavi archeologici hanno rivelato la presenza di una tomba contenente ceramiche e sigilli di scarabeo, testimoniando le prime tracce di occupazione umana in questo sito storico.
Durante l'Età del Ferro, il sito era conosciuto come Rabbath-Ammon.
Questo nome è evidenziato da iscrizioni in antica lingua fenicia, alcune delle prime forme di scrittura della regione, ritrovate nelle tombe.
La Cittadella ha visto l'alternarsi di dominazioni da parte degli Assiri, dei Babilonesi e dei Persiani.
Successivamente, nel 331 a.C., fu conquistata dai Greci che la ribattezzarono Filadelfia, segnando l'inizio del periodo ellenistico.
Intorno al 30 a.C., il sito entrò a far parte dell'Impero Romano, diventando un importante centro strategico e culturale.
La dominazione romana ha lasciato tracce significative nell'architettura e nell'urbanistica della Cittadella.
Nel 661 d.C., il sito passò sotto il controllo musulmano, inaugurando un nuovo capitolo nella sua lunga storia.
Tuttavia, sotto il dominio degli Ayyubidi nel XIII secolo, la Cittadella perse parte della sua precedente importanza.
Nonostante l'aggiunta di nuove strutture come una torre di guardia, che testimonia un lento declino.
Il Tempio di Ercole, situato nella cittadella di Amman, rappresenta una delle strutture romane più significative del sito.
Costruito tra il 162 e il 166 d.C. durante il governatorato di Geminio Marciano nella Provincia d'Arabia, il tempio mostra una grandiosa progettazione architettonica.
Le dimensioni del tempio sono imponenti, con una larghezza di circa 30 metri e una lunghezza di 24 metri, mentre l'area del santuario esterno si estende per 8.700 metri quadrati.
Il portico del tempio era caratterizzato da sei colonne di marmo alte circa 10 metri.
Tuttavia, gli archeologi ritengono che il tempio non fosse mai stato completato, poiché non ci sono tracce di ulteriori colonne, e il marmo residuo fu presumibilmente utilizzato per la costruzione della vicina chiesa bizantina.
Tra le scoperte più affascinanti nel sito del Tempio di Ercole vi è una mano in pietra, identificata come parte di una statua di Ercole.
Questa mano, insieme a tre dita e un gomito, è tutto ciò che rimane della statua originale, alta oltre 12 metri, che si ritiene sia stata distrutta da un terremoto.
Durante gli scavi, sono stati trovati anche pochi altri reperti, tra cui monete, che hanno fornito indizi cruciali per comprendere meglio la storia e l'importanza del tempio.
Questi resti suggeriscono che il tempio fosse dedicato a Ercole, noto per essere una divinità protettrice e simbolo di forza e coraggio.
Il Tempio di Ercole non solo testimonia l'ingegneria e l'architettura romane ma rappresenta anche un simbolo significativo della presenza e dell'influenza romana in Giordania.
La sua ubicazione sull'acropoli della cittadella di Amman offre una vista panoramica sull'Anfiteatro Romano e sulla città, sottolineando la sua importanza strategica e culturale.
Oggi, il tempio è considerato uno dei punti di riferimento più importanti di Amman, simboleggiando la ricca storia della città e attirando l'attenzione di studiosi e turisti da tutto il mondo.
Il Palazzo degli Omayyadi, situato sulla collina Jabal al-Qal'a di Amman, rappresenta un esemplare significativo dell'architettura islamica, connotato da influenze persiane e romane.
Costruito nella prima metà del VII secolo, questo grande complesso palaziale riflette la grandezza e l'importanza storica del periodo Omayyade.
L'architettura del Palazzo degli Omayyadi è caratterizzata da una fusione di elementi stilistici che riflettono le diverse influenze culturali dell'epoca.
La struttura presenta una camera d'ingresso a cupola, restaurata e conosciuta come "chiosco" o "porta monumentale".
Le grandi volte a botte e i decori in stucco all'interno del palazzo sono splendidi esempi di arte persiana, mentre le nicchie scolpite sulle facciate interne rimandano al suo passato come chiesa bizantina.
Originariamente, il Palazzo degli Omayyadi era utilizzato come residenza ufficiale e centro di potere. Le sue funzioni variavano da sede governativa a luogo di incontro per le udienze.
La Sala delle Udienze, coperta da una cupola in legno, è uno degli spazi più emblematici del palazzo, dimostrando l'importanza del complesso come centro di comando e controllo.
Le influenze bizantine e persiane nel Palazzo degli Omayyadi si manifestano chiaramente nella scelta dei materiali, nelle tecniche costruttive e nei motivi decorativi.
Queste influenze sono evidenti nelle decorazioni intricate e nei mosaici che adornano il palazzo, che mostrano una raffinata combinazione di elementi artistici sia orientali che occidentali.
Le sculture in stucco, spesso incorporate negli edifici, illustrano ulteriormente la ricchezza e la complessità della committenza Omayyade, che ha saputo integrare con maestria le tradizioni locali con le novità architettoniche di regioni vicine.
Durante il periodo omayyade, che va dal 661 al 750 d.C., fu costruita una notevole struttura idraulica all'interno della Cittadella di Amman, nota come la Cisterna Umayyade.
Questa antica opera ingegneristica rappresenta un esempio significativo di come le risorse idriche venivano gestite in un'area caratterizzata da un clima arido.
La Cisterna Umayyade è caratterizzata da una grande fossa di forma circolare, scavata direttamente nel terreno roccioso ad est della sala delle udienze del palazzo.
L'accesso alla cisterna è garantito da una serie di gradini che portano fino al fondo, dove si trova un disco di pietra posizionato al centro.
Questo disco aveva una funzione cruciale: serviva a misurare il livello dell'acqua accumulata, permettendo così di monitorare le scorte disponibili e di gestire efficacemente l'utilizzo dell'acqua durante i periodi di siccità.
La presenza di questa cisterna all'interno del complesso del Palazzo degli Omayyadi sottolinea l'importanza che veniva data alla raccolta e conservazione dell'acqua in un contesto urbano antico.
Essenziale per la sopravvivenza della comunità che abitava la cittadella, la cisterna permetteva di accumulare grandi quantità di acqua piovana, che poteva poi essere utilizzata nei periodi di maggiore necessità.
La sua costruzione riflette una profonda conoscenza delle tecniche ingegneristiche dell'epoca e un'attenta pianificazione urbanistica, mirata a garantire il benessere e la prosperità degli abitanti.
Durante il XIII secolo, sotto la dominazione Ayyubide, la Cittadella di Amman vide l'aggiunta di una torre di osservazione, un elemento cruciale per la difesa e la sorveglianza delle mura della città.
Questa costruzione si inserisce in un periodo storico in cui la necessità di proteggere il territorio dalle incursioni esterne e gestire possibili conflitti interni era particolarmente sentita.
La torre di osservazione ayyubide fu edificata con lo scopo primario di difendere la Cittadella e le sue adiacenze.
Durante il XIII secolo, la regione era frequentemente soggetta a tensioni e minacce sia da potenze esterne come i Franchi e i Mongoli, sia da rivolte interne.
La torre permetteva una visuale strategica sui dintorni, essenziale per anticipare gli attacchi e organizzare le difese in modo efficace.
Situata strategicamente a nord del complesso del palazzo, lungo la grande strada colonnata, la torre di osservazione si eleva imponente.
La sua posizione non solo garantiva un punto di vantaggio ottimale per la sorveglianza ma facilitava anche l'accesso alla residenza del governatore e alla sala del trono.
Sottolineando l'importanza della torre nel contesto amministrativo e militare della Cittadella.
La progettazione della torre rispecchia le tecniche architettoniche dell'epoca, con robuste mura in pietra che assicuravano una resistenza duratura contro gli assalti e le intemperie.
La torre di osservazione ayyubide rimane uno dei testimoni più eloquenti delle strategie difensive adottate nella Cittadella di Amman durante il turbolento XIII secolo, riflettendo la complessità delle dinamiche politiche e militari di quel periodo.
Per esplorare la Cittadella di Amman, è possibile visitare vari siti storici significativi come il Tempio romano di Ercole, il Palazzo Omayyadi, la Cisterna Omayyadi, la Basilica Bizantina e la Torre di Osservazione Ayyubide.
Una visita alla Cittadella di Amman dura generalmente più di mezz'ora.
Durante la visita, è possibile anche incontrare guide locali che offrono servizi fotografici divertenti e interattivi, inclusi selfie.
Leggi anche
Viaggi correlati
@ Tutti i diritti riservati 2024 , Viaggi da Sogni.