La Jama Masjid in India è un capolavoro architettonico che cattura l'immaginazione di visitatori da tutto il mondo.
Situata nel cuore di Delhi, questa imponente moschea rappresenta uno dei più grandi luoghi di culto islamici del paese.
La sua maestosa presenza ha un'influenza significativa sul panorama culturale e religioso dell'India, attirando sia fedeli che turisti con la sua bellezza mozzafiato e la sua ricca storia.
Questo articolo esplora gli aspetti più importanti della Jama Masjid, dalle sue radici storiche all'architettura unica.
Esamineremo le caratteristiche principali della moschea, il suo ruolo nella vita religiosa e il suo significato culturale.
Inoltre, approfondiremo gli sforzi di conservazione per preservare questo tesoro nazionale e forniremo consigli utili per visitarla.
Attraverso questa panoramica, i lettori potranno apprezzare appieno l'importanza della Jama Masjid nel contesto dell'India moderna.
La Jama Masjid di Delhi ha una storia ricca e affascinante che risale al XVII secolo.
La sua costruzione fu commissionata dall'imperatore Moghul Shah Jahan, noto per essere il committente anche del celebre Taj Mahal ad Agra.
I lavori per edificare questa maestosa moschea ebbero inizio nel 1650 e si conclusero nel 1656.
La realizzazione di questo imponente edificio richiese l'impiego di circa 5.000 artigiani provenienti da diverse parti del mondo.
Il cantiere vide la partecipazione di lavoratori indiani, arabi, persiani, turchi ed europei, creando un vero e proprio melting pot culturale.
La supervisione dei lavori fu affidata principalmente a Sadullah Khan, il wazir (primo ministro) durante il regno di Shah Jahan, e a Fazil Khan, il controllore della casa imperiale.
La costruzione della Jama Masjid comportò un investimento considerevole per l'epoca, con un costo stimato di dieci lakh (un milione) di rupie.
L'imperatore Shah Jahan scelse di edificare la moschea nel punto più elevato di Shahjahanabad, l'attuale Old Delhi, per conferirle una posizione dominante sul paesaggio urbano.
Il 23 luglio 1656, la Jama Masjid fu ufficialmente inaugurata da Syed Abdul Ghafoor Shah Bukhari, proveniente da Bukhara, in Uzbekistan.
Shah Jahan lo aveva invitato personalmente per assumere il ruolo di Shahi Imam (Imam Reale) della moschea, sottolineando l'importanza religiosa e politica di questa nuova istituzione.
Con l'arrivo dei britannici a Shahjahanabad nel 1803, la situazione della Jama Masjid subì dei cambiamenti significativi.
Inizialmente, la politica britannica nei confronti della città e dei suoi abitanti fu relativamente favorevole.
Gli inglesi si impegnarono persino in lavori di riparazione e ristrutturazione della moschea, dimostrando un certo rispetto per questo importante luogo di culto.
Tuttavia, la Rivolta del 1857 segnò un punto di svolta drammatico.
Questo evento, che causò la morte di molti britannici in città, indebolì l'autorità coloniale e offese profondamente gli inglesi.
In seguito alla riconquista della città nello stesso anno, i britannici adottarono misure drastiche: rasero al suolo numerose moschee e vietarono la congregazione dei musulmani in quelle rimaste.
La Jama Masjid in India fu confiscata dalle autorità britanniche e il suo uso per scopi religiosi fu proibito.
La Jama Masjid di Delhi rappresenta un capolavoro dell'architettura Moghul, che fonde elementi islamici, indù e giainisti con una marcata influenza gujarati.
Questa magnifica struttura, commissionata dall'imperatore Shah Jahan, si ispira alla Jama Masjid di Fatehpur Sikri per quanto riguarda molte caratteristiche esterne, come la facciata e il cortile.
Tuttavia, gli interni richiamano più da vicino la Jama Masjid di Agra.
La moschea sorge su una piattaforma rialzata, strategicamente posizionata sul punto più elevato di Shahjahanabad (l'attuale Old Delhi), conferendole una presenza dominante nel paesaggio urbano.
Questa collocazione permette alla sua imponente facciata di essere visibile da tutte le aree circostanti.
Le dimensioni della Jama Masjid sono impressionanti: misura 65 metri per 35 metri, con un cortile quadrato di 100 metri di lato.
Al momento della sua costruzione, era la moschea più grande del subcontinente indiano, capace di ospitare fino a 25.000 fedeli.
La costruzione della Jama Masjid ha visto l'impiego di diversi materiali pregiati:
Questa combinazione di materiali crea un contrasto visivo affascinante, con l'alternanza di strisce verticali di arenaria rossa e marmo bianco che caratterizza l'edificio.
La Jama Masjid è ricca di elementi decorativi che ne esaltano la bellezza architettonica:
Cupole: Tre cupole bianche a forma di cipolla, di cui quella centrale sovrasta le altre, coronano la moschea. Sono realizzate in marmo bianco con strisce verticali nere.
Minareti: Due minareti alti circa 40 metri fiancheggiano la facciata, ciascuno coronato da un padiglione in miniatura aperto su dodici lati (chhatri).
Portali: Ampie rampe di scale conducono alle imponenti porte del nord e del sud. La facciata presenta un alto portale centrale a forma di iwan, affiancato su entrambi i lati da cinque arcate.
Sala di preghiera: La sala principale di preghiera sul lato ovest è adornata da una serie di archi a forma di cuspide, che si ergono su 260 pilastri che sostengono circa 15 cupole di marmo a varie altezze.
Calligrafia: Elementi calligrafici in arabo e persiano decorano varie superfici della struttura, con contenuti che spaziano dal religioso al panegirico.
Motivi geometrici: La moschea presenta elaborati motivi geometrici islamici, tipici dell'arte islamica che tende a evitare l'uso di immagini figurative.
La Jama Masjid di Delhi si distingue per le sue caratteristiche architettoniche e funzionali che la rendono un capolavoro dell'architettura islamica.
Questa magnifica struttura non è solo un luogo di culto, ma anche un importante centro culturale e sociale per la comunità musulmana di Delhi.
Il cuore della Jama Masjid è rappresentato dal suo vasto cortile, noto come sahn.
Questo spazio quasi quadrato, con lati di circa 90 metri ciascuno, ha una capacità impressionante di oltre 25.000 fedeli.
Il cortile è circondato da arcate laterali, chiamate riwaq, che offrono riparo e ombra ai visitatori.
Al centro del cortile si trova un elemento fondamentale per la pratica religiosa islamica: un bacino d'acqua per le abluzioni, conosciuto come wudū'.
Questa fontana svolge un ruolo cruciale nel rito di purificazione prescritto dal Corano prima della preghiera.
La presenza di questo elemento non solo soddisfa le esigenze rituali, ma aggiunge anche un tocco di serenità all'ambiente.
Le sale di preghiera, o musallà, rappresentano il cuore spirituale della moschea.
La sala principale di preghiera si trova sul lato ovest del complesso e si distingue per la sua maestosità e ricchezza architettonica.
Questa sala è adornata da una serie di archi a forma di cuspide che si ergono su 260 pilastri, sostenendo circa 15 cupole di marmo a varie altezze.
La parete della qibla, che indica la direzione della Mecca, è caratterizzata dalla presenza di una nicchia di preghiera chiamata mihrab.
Questa disposizione assicura che i fedeli siano correttamente orientati durante la preghiera.
Le sale di preghiera sono utilizzate quotidianamente dai fedeli, ma vedono una partecipazione particolarmente intensa durante il venerdì e altri giorni sacri del calendario islamico.
I minareti sono uno degli elementi più distintivi della Jama Masjid in India.
La moschea è fiancheggiata da due imponenti minareti, alti circa 40 metri, che si ergono maestosamente ai lati della facciata principale.
Questi minareti, realizzati in una combinazione di arenaria rossa e marmo bianco, non sono solo elementi decorativi, ma svolgono anche una funzione pratica.
La Jama Masjid di Delhi riveste un ruolo fondamentale nella vita religiosa e culturale della comunità musulmana della città.
Questo magnifico edificio non è solo un capolavoro architettonico, ma anche un punto di riferimento spirituale per migliaia di fedeli.
La Jama Masjid rappresenta uno dei luoghi di culto più importanti per i musulmani di Delhi.
Ogni giorno, migliaia di fedeli si recano in questa imponente moschea per pregare e riflettere.
Il vasto cortile quadrato, noto come sahn, ha una capacità impressionante di oltre 25.000 persone, permettendo alla comunità di riunirsi in gran numero per le preghiere collettive.
Al centro del cortile si trova un elemento fondamentale per la pratica religiosa islamica: un bacino d'acqua per le abluzioni, conosciuto come wudū'.
Questa fontana svolge un ruolo cruciale nel rito di purificazione prescritto dal Corano prima della preghiera, sottolineando l'importanza della purezza spirituale e fisica nel culto islamico.
La Jama Masjid non è solo un luogo di preghiera individuale, ma anche un centro di aggregazione sociale e culturale.
I fedeli hanno l'opportunità di discutere questioni religiose e sociali, organizzare attività di volontariato e costruire legami forti all'interno della comunità.
Questo aspetto comunitario della moschea contribuisce a mantenere vive le tradizioni e la cultura islamica nella capitale indiana.
La Jama Masjid in India, una delle moschee più grandi e importanti dell'India, è aperta ai visitatori tutti i giorni, ad eccezione degli orari dedicati alle preghiere.
Gli orari di visita sono dalle 7:00 alle 12:00 e dalle 13:30 alle 18:30.
Questi orari consentono ai turisti di esplorare la magnifica struttura e di immergersi nella sua atmosfera spirituale, rispettando al contempo i momenti di preghiera dei fedeli.
Per entrare nella Jama Masjid, i visitatori devono attenersi a un dress code appropriato e rispettare alcune regole fondamentali:
Abbigliamento: È necessario coprire le spalle e le gambe. Le donne devono inoltre coprire il capo con uno scialle.
Calzature: Prima di entrare nella moschea, è obbligatorio togliersi le scarpe. Queste possono essere lasciate in custodia all'ingresso.
Comportamento: All'interno della struttura è vietato fumare, mangiare e bere.
Rispetto: I visitatori devono mantenere un comportamento rispettoso, considerando che la Jama Masjid in India è un luogo di culto attivo.
Abluzioni: Al centro del cortile si trova una vasca per le abluzioni purificatrici. I visitatori possono osservare questa pratica ma non devono interferire con essa.
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